Il tema del diritto alla salute è sentito ad ogni latitudine del mondo ed è indubbio che l’Europa rappresenti uno dei Paesi che più ha lavorato per rendere effettivo tale diritto, al di là delle mere enunciazioni di principio.
È in quest’ottica che è nata la Carta Europea dei diritti del malato che, nonostante la titolazione a nostro avviso poco felice (avremmo preferito la parola “paziente” a quella di “malato”), costituisce un atto legislativo importante poiché è volto a salvaguardare il diritto alla salute di tutti i cittadini europei attraverso l’armonizzazione delle singole legislazioni nazionali dettate in materia.
La Carta dei diritti del malato (presentata a Bruxelles il 15/11/2002 e ad oggi sottoscritta da 11 Paesi Europei), in particolare, si preoccupa di:
- concretizzare i diritti fondamentali della persona giù più volte pronunciati dall’Organismo mondiale della sanità, dell’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa;
- indicare le coordinate entro le quali, deve essere promossa la tutela della salute del singolo nell’interesse collettivo;
- sintetizza in 14 articoli quanto previsto in numerose Dichiarazioni e Raccomandazioni.
Passando direttamente alla disamina dei 14 articoli che più interessano il diritto alla salute e quindi il lettore, contenuti nella seconda parte della Carta europea, questi dispongono quanto segue:
- DIRITTO AL TEMPO: “Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari”.
- DIRITTO ALL’INFORMAZIONE E ALLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA: “Ogni cittadino ha diritto a ricevere tutte le informazioni e la documentazione sanitaria di cui necessita nonché ad entrare in possesso degli atti necessari a certificare in modo completo la sua condizione di salute”.
- DIRITTO ALLA SICUREZZA: “Chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi”.
- DIRITTO ALLA PROTEZIONE: “Il servizio sanitario ha il dovere di proteggere in maniera particolare ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione momentanea o permanente di debolezza, non facendogli mancare per nessun motivo e in alcun momento l’assistenza di cui ha bisogno”.
- DIRITTO ALLA CERTEZZA: “Ogni cittadino ha diritto ad avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio, a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti repentini delle norme, della discrezionalità nella interpretazione delle leggi e delle circolari, di differenze di trattamento a seconda della collocazione geografica”.
- DIRITTO ALLA FIDUCIA: “Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore o un presunto bugiardo”.
- DIRITTO ALLA QUALITÀ: “Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute”.
- DIRITTO ALLA DIFFERENZA: “Ogni cittadino ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall’età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere di conseguenza trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze”.
- DIRITTO ALLA NORMALITÀ: “Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza alterare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita”.
- DIRITTO ALLA FAMIGLIA: “Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario”.
- DIRITTO ALLA DECISIONE: “Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita”.
- DIRITTO AL VOLONTARIATO, ALL’ASSISTENZA DA PARTE DEI SOGGETTI NON PROFIT E ALLA PARTECIPAZIONE: “Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici che da soggetti privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività non profit e sia garantita la partecipazione degli utenti”.
- DIRITTO AL FUTURO: “Ogni cittadino, anche se condannato dalla sua malattia, ha diritto a trascorrere l’ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza”.
- DIRITTO ALLA RIPARAZIONE DEI TORTI: “Ogni cittadino ha diritto, di fronte ad una violazione subita, alla riparazione del torto subito in tempi brevi e in misura congrua”.
Questi sono i 14 principi fondamentali a cui anche l’Italia deve uniformarsi per rendere effettivo il diritto alla salute dei suoi cittadini. Nel tuo caso specifico quanto l’operato del medico e/o della struttura sanitaria è stato rispondente ai sopracitati principi?
Se ritieni che nel tuo caso specifico sia stato violato uno o più dei principi fondamentali innanzi descritti, raccontaci la tua storia. Il team di ilrisarcimentosanitario.it entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta, saprà darti tutte le delucidazioni necessarie e fornirti un responso attendibile circa l’esistenza di una responsabilità sanitaria.